Non so dove ho letto la frase “il massaggio è l’arte di dare amore”, ma mi è piaciuta tanto che l’ho messa sul mio primo quaderno di appunti sui massaggi quando ho intrapreso la mia formazione con Oligenesi.
Appena concluso il Corso di Massaggio Indonesiano, mi torna in mente questa frase con un’enfasi ancora più intensa.
Il Massaggio Indonesiano ha quel tocco magico in più che ci riporta in una dimensione particolare, dove l’inconscio è separato dal conscio da un confine quasi impercettibile; attraverso questo massaggio veniamo cullati da movimenti ipnotici, circolari, rettangolari, le mani disegnano spirali lente e profonde, creano vibrazioni e pressioni leggere, ma che entrano profondamente nei nostri tessuti…
Il ritmo del Massaggio Indonesiano ha qualcosa di molto antico, ci riporta in luoghi ancestrali dove l’abbandono totale faceva parte dei riti svolti dagli uomini medicina, sciamani e stregoni, che conducevano l’essere umano a congiungersi con il sacro, meta irraggiungibile altrimenti e senza una guida esperta.
Tutte queste riflessioni sono maturate dopo aver fatto un massaggio a una persona molto sensibile che mi ha descritto il suo stato d’animo dopo il trattamento. Mi ha detto che il massaggio l’ha riportato indietro nel tempo in un luogo antico, sconosciuto ma nello stesso tempo molto familiare…
E ho pensato che forse anche noi, con questa bellissima, delicatissima e potentissima tecnica dobbiamo imparare a condurre i nostri clienti in quei luoghi difficilmente raggiungibili. Di totale abbandono grazie alla fiducia che riusciamo a trasmettere con le nostre mani.
Dobbiamo umilmente imparare a comportarci come gli uomini medicina nei tempi antichi, i quali con grande responsabilità, portavano le anime oltre gli spazi conosciuti per far loro assaporare la vastità del sacro.
E ricordarci sempre di camminare in punta dei piedi per celebrare il silenzio.
Articolo scritto da una studente della Scuola di Massaggio Firenze che ha frequentato con Oligenesi il Corso Massaggio Indonesiano.
