Il Linfodrenaggio rappresenta la congiunzione fra il mondo medico e quello dell’estetica. Vediamo perché.

 

Ci sono cose nella vita che arrivano inaspettatamente…che non ci saremmo mai sognati di cercare e possono giungere a noi  in mille maniere; alcune volte arrivano alle spalle e allora sia nel bene che nel male è una sorpresa continua alla quale non puoi sottrarti nemmeno se lo vuoi, cerchi di tamponare le situazioni che si creano di conseguenza e vorresti controllare tutto ma non sempre ci riesci: è un continuo affanno fisico e confusione a livello emozionale con conseguenti nervosismi e stati di ansia.

Le sorprese le accogli con gioia se sono positive e cerchi di difenderti se invece sono negative. In altri casi le programmi con cura e pazienza, le segui delicatamente, attento a non fare mai passi falsi per paura che tutto possa crollare, le curi dolcemente con costanza e dedizione come se fossero oggetti preziosi o un fine e fragile cristallo.

Perché tutto questo discorso che sembra possa non aver niente a che fare con il titolo?

Perché tutto questo, parafrasando, può essere applicabile agli effetti di un massaggio drenante in ogni suo più piccolo particolare! Ma vediamo come.

In campo medico possiamo prendere l’esempio di una vittima di un’incidente che necessita di un intervento chirurgico, oppure di una malattia che costringa all’immobilità per svariato tempo: in questi casi con probabilità il corpo presenterà un’edema diffuso o localizzato.

In campo estetico l’esempio più naturale da proporre è quello della cellulite, che alla fin fine diventa di campo medico/estetico poiché è una vera e propria malattia del microcircolo che in gergo assume il nome di PEFS: pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica.

Essa oltre a provocare fastidiosi inestetismi a livello estetico, visibili ad occhio nudo, quali possono essere la pelle a buccia d’arancia o vistose “buchette” diffuse in maniera  non uniforme sul tessuto, può provocare anche stati dolorosi ed infiammatori che creano disagio a livello locale creando dei micronoduli che nello stato più avanzato possono aggregarsi e trasformarsi in macronoduli.

Ma cosa è un’edema?

L’edema (dal greco οίδημα: gonfiore) è un accumulo di liquidi, ovvero della linfa, negli spazi interstiziali dell’organismo, localizzato nei tessuti all’esterno dei vasi sanguigni che crea un aumento di volume della zona  interessata.

Cosa può fare allora il massaggio linfodrenante per tutto quello di cui abbiamo parlato fino ad adesso?

Esso svolge un’azione meccanica di drenaggio della linfa,  mediante specifiche manovre eseguite con precisione e lentezza sia dal Massoterapista che dal Fisioterapista.

La  manualità del  linfodrenaggio accompagna tutta la circolazione linfatica con dolcezza, aumentandone la velocità di scorrimento in maniera sensibile; così  il ristagno della linfa si riduce, apportando nuova vita alle cellule con rinnovato trofismo dei tessuti e depurazione di tutte le tossine in circolo.

È possibile che, dopo svariati trattamenti la cellulite regredisca e l’edema possa andare a sparire definitivamente oppure a ridursi sensibilmente, migliorando la qualità di vita della persona che sta ricevendo i massaggi.

Vedere il proprio fisico in uno stato di inestetismo o di sofferenza, provoca un’abbassamento sensibile del tono morale della persona che così facendo, rallenta la via del miglioramento: ricevere questo massaggio fa bene al corpo e alla mente.

Dunque, chi può giovare di tale trattamento?

Leggendo tutto l’articolo si evince che ne giovino tutti, basta sempre farsi consigliare da un medico competente e rivolgersi ad un professionista massaggiatore esperto e ben preparato.

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