Il contatto è ciò che da sempre ha reso vivo ogni essere. 

 

Quando nasciamo cerchiamo il contatto materno, quando cresciamo cerchiamo l’abbraccio di chi amiamo; ogni istante della nostra vita lo viviamo entrando in comunicazione con gli altri o con noi stessi in un accostamento di corpi o di anime. Il massaggio è in un momento solo tutto questo. Entrare in comunicazione con un corpo vuol dire accarezzare anche la sua anima, vuol dire partecipare alle sue vibrazioni emozionali più profonde, vuol dire interferire con tutte le sue funzionalità. Se guardiamo sul vocabolario il significato della parola “massaggio”, scopriamo che per noi occidentali non è altro che un intervento corporeo fatto tramite manipolazioni a scopo estetico, sportivo o terapeutico. Per altre culture, invece, non così lontane da noi, il concetto di massaggio va ben oltre: fa parte di uno stile di vita e fin da bambini si impara ad usarlo come mezzo preferenziale per raggiungere il benessere psicofisico.

Il corpo è fatto di organi, sistemi e di energia: l’energia è la linfa vitale che ci consente di vivere e di muovere tutto il nostro “sistema”. Corpo e energia insieme partecipano al nostro benessere. E’ facile intuire quanto sia importante che entrambi siano in perfetto equilibrio e perfettamente funzionanti. Le malattie psicosomatiche che oggi sono finalmente e ampiamente accettate dalla medicina ci dimostrano come la nostra mente può condizionare il nostro corpo e viceversa. I massaggi lavorano al fine di creare un equilibrio psicofisico fluido e positivo, stimolano le nostre funzionalità corporee e nello stesso tempo coccolano la nostra anima.

L’arte del massaggio inizia con la nascita dell’uomo se pensiamo al contatto materno, all’istinto di accarezzarsi se sentiamo dolore; oggi le tecniche che comunemente chiamiamo “olistiche” e che cioè ricercano l’equilibrio del tutto, sono prese in grande considerazione; perciò la continua corsa a importare culture e manualità a noi lontane con la finalità di imparare a raggiungere il benessere interiore.

Ogni persona ha esigenze particolari e ogni corpo “richiede” al massaggiatore la tecnica specifica che potrà portarlo a star bene. Possiamo lavorare sulla circolazione sanguigna, sui muscoli, sui principali inestetismi, sulla circolazione linfatica e quindi su tutte quelle problematiche legate al ristagno dei liquidi in eccesso, sulle emozioni.

Sangue e muscoli sono trattati attraverso tutte le tecniche muscolari caratterizzate da movimenti dinamici e profondi e da quelle tecniche avanzate posturali che permettono di stimolare in modo profondo tutto il tessuto connettivo e il sistema circolatorio.

La circolazione linfatica viene lavorata attraverso tecniche di massaggio linfodrenante che riescono ad aumentare la velocità di scorrimento della linfa stessa e quindi a ridurre sensibilmente il ristagno dei liquidi con conseguente diminuzione degli edemi.

Per lavorare sui sentimenti si usano tecniche rilassanti antistress come massaggi emozionali più o meno profondi capaci di riequilibrare o tirar fuori i blocchi emotivi che non permettono il fluire libero dell’energia.

Farsi fare un massaggio vuol dire prendersi cura di noi stessi in ogni piccola sfaccettatura, coccolarci, stimolare la nostra capacità di “auto guarigione”, aiutare il nostro corpo a muoversi in armonia con noi stessi e con tutto ciò che lo circonda. Farsi fare un massaggio vuol dire PRETENDERE di farselo fare da un professionista serio preparato che ha seguito un percorso formativo qualificante e al quale possiamo affidarci senza remore. Un massaggiatore ha una grande responsabilità quando entra in contatto con il proprio cliente: massaggia il suo corpo e gli accarezza l’anima. La fiducia che un cliente ripone nel suo masso-terapista deve essere sempre ripagata con etica professionale, preparazione, conoscenza, serietà e amore per il proprio lavoro. Il massaggio è un modo splendido di dare amore espresso con una tecnica sapiente che rende migliore chi lo fa e chi lo riceve.

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