Massaggiare il Corpo è un arte antichissima, patrimonio culturale di molte società orientali e non solo, un’arte tramandata di generazione in generazione.
In alcune caverne, in Europa, si trovano raffigurazioni del “Tocco sul corpo” datate millenni a.C..
Il massaggio veniva quindi impiegato come veicolo di Energie che portavano alla guarigione della persona, utilizzando acque profumate, oli, sostanze naturali e, sopratutto, ciò che imprimeva la “Guarigione” era la sincronia tra chi esprimeva “l’Intenzione” del tocco e “l’Affidarsi” di chi riceveva il trattamento, così erano i principi ispiratori nelle culture Maya, Azteche, Cherokee e Navajo.
Nella cultura Ayurveda il massaggio è un atto di Medicina Naturale esattamente come l’alimentazione e la meditazione.
I Greci e i Romani massaggiavano i combattenti prima delle battaglie. Nella loro cultura il massaggio era fondamentale anche come rituale energetico per le attività sportive.
Ippocrate, padre indiscusso della Medicina, si riferisce al massaggio come “atto terapeutico” in un processo di allineamento energetico con una buona alimentazione, l’esposizione ad aria pulita, una vita amicale, sociale e sana.
Successivamente, in Europa, per avvenimenti culturali a matrice religiosa, il massaggio perde questo significato, al contrario di ciò che accade in Oriente e Medio Oriente.
In Giappone e Cina le tecniche di massaggio prolificano e si estendono ad aspetti olistici anche sui bambini.
Nel Medio Evo, grazie all’intervento di un medico svedese, in Europa l’Arte del Massaggio viene rispolverata e riletta in chiave terapeutica (sembra che verso al fine del 1800 si rediga il primo albo dei fisioterapisti).
